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CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE "VELODROMO MASPES VIGORELLI"

“Il velodromo ora è più veloce!”
È la pista ciclistica l’elemento primario del fabbricato, è essa a dimensionare il grande spazio vuoto centrale ed è essa a generare le tribune, la copertura fino al perimetro. Se teniamo conto che storicamente, le innovazioni tecnologiche sono spesso state volano del superamento di concetti stilistici radicati, non ci vergogniamo ad usare il termine di offset preso in prestito dai programmi di disegno automatico; in fondo, l’operazione di tracciamento parallelo di una sagoma, internamente o esternamente, abbiamo già detto essere generatrice della forma del velodromo.
 
 
E l’offset è stato usato ma con forza, in ordine gigante; la linea della pista è stata duplicata fuori dal Vigorelli due volte fino a diventare superficie, fascia e nell’uso strumentale della direttrice verticale si è moltiplicata più volte in altezza prima di onorare il concetto di velocità che gli era proprio e piegare il proprio asse alla deformazione diagonale che era della parabolica. Il velodromo ora è più veloce, la pista ora è fuori dalla struttura, la pista ora sono tante, luminose; e sono in città. E dietro questo vorticoso intreccio cosa c’è? Il Vigorelli. Quello delle foto in bianco e nero.
 
 
Le fasce hanno quindi il doppio scopo di disegnare il prospetto dell’edificio e di includere interamente la sua distribuzione con l’indubbio vantaggio di liberare sensibilmente gli spazi interni per poterli adibire alle nuove funzioni richieste; i nuovi elementi sono gerarchizzati in percorsi di diverso ordine ed importanza ma sono sempre elementi fondamentali di percezione e di uso ad una scala superiore come vera e propria passeggiata sopraelevata.
Allo scopo di valorizzare lo sviluppo verticale della composizione, dalla parte di via Duilio, abbiamo pensato ad uno spazio ipogeo che oltre a permettere appunto, l’apprezzamento maggiore della facciata, ha il molteplice risultato di aumentare gli spazi interni da allestire, creare una piazza cavea per diverse attività ed accompagnare e raccordare la pertinenza del Vigorelli all’area residenziale del nuovo quartiere.
 
 
Nel lato nord-ovest, da via Arona, abbiamo mantenuto l’ingresso principale nella sua conformazione originale, affiancandovi degli spazi espositivi, permanenti e non, con i relativi uffici mentre sul lato sud-ovest trovano spazio tutti i servizi agli atleti ed i magazzini, aree commerciali, ristoro, biglietterie e sale gioco; sul versante di via Fra Gerolamo Savonarola continuano i servizi agli atleti, palestre ed accessi ai campi proseguendo con le aree stampa, riunione, uffici, media e conferenza.
 
 
Sotto la curva nord-est trovano collocazione tutti gli spazi a servizio delle attività musicali, teatrali ed eventi di vario genere. Per quanto riguarda lo spazio aperto interno, la rimozione parziale della pista ciclistica ha consentito la realizzazione di un campo multiuso, adeguato alla maggior parte degli sport di squadra. Sempre dalla parte di Giovanni da Procida trova una comoda collocazione un palco per gli eventi menzionati usando come quinta la permanenza della vecchia parabolica permanentemente i mostra. Riguardo gli spazi aperti esterni, ricordiamo la presenza della cavea che chiude l’ingresso ipogeo, tenendo alle spalle una grande area di verde pubblico attrezzato per attività ludico-sportive aperte alla cittadinanza di diverse fasce di età; su via Savonarola trova anche collocazione un parcheggio interrato ad esclusivo servizio delle pertinenze del Velodromo. Il nuovo velodromo, così pensato, dimostra grande flessibilità e versatilità di uso nonché un adeguamento di offerte alla variegata richiesta dell’ormai mutato panorama dell’intrattenimento cittadino.
 
Committente Comune di Milano
Team partner Bicuadro - O.C.R.A. - Sbg&P S.p.A.
Luogo Italia - Milano
Importo dei lavori 18˙000˙000,00 €
Anno 2012
STUDIO 3+1 ARCHITETTI ASSOCIATI
Michele Borgna - Nicola Fariello - Carlo Giordani
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